Artista visionario, grafico, fotografo, pioniere dell’arte cinetica e optical. Europeo di Pieve di Cadore vicino Pavia. Questo era Franco Grignani (1908-1999). Sin dagli anni 20, dopo la laurea a Torino, dopo un breve periodo di adesione all’ultimo futurismo si dedicò allo studio e alla sperimentazione basandosi sulla psicologia della forma (Gestalt). Elaborò in camera oscura con interventi sui fotogrammi e sui fotomontaggi. Ma già negli anni trenta cominciò con i primi elaborati grafici, basandosi su teorie progettuali all’avanguardia per l’epoca. Era la nascita della “Scuola milanese”, dello Studio Boggeri, Bruno Munari, Max Huber, Giò Ponti e tantissimi altri. In più arrivavano stimoli dalla Germania e dalla vicina Svizzera.
Con la complicità di committenti come la stamperia Alfieri & Lacroix ha prodotto lavori di graphic design intervenendo direttamente sull’immagine e sulla tipografia, utilizzando obbiettivi e filtri ad hoc, distorcendo armonicamente le forme. Attraverso rotazioni, tagli e torsioni, provocava deformazioni e dinamismo esaltandone la visibilità. Grignani stesso affermava di voler provocare nell’osservatore sollecitazioni cinetiche, emozioni e stimoli optical. (Note da “Graphic Designers in Europa” del 1973).
Un riferimento per i giovani designer
Le sue opere e realizzazioni sperimentali sono ancora ben presenti nelle collezioni del Museum of Modern Art di New York, dello Stedelijk di Amsterdam, del Museum of Modern Art di Varsavia e del Victoria and Alberta Museum di Londra. Molte mostre personali hanno avuto luogo in Italia e in altri paesi. La sempre valida opera di Franco Grignani, la costante evoluzione della sua opera grafica, così come la coerenza del suo metodo, hanno sempre suscitato un vivo interesse per i graphic designer di talento.
Grignani e il mistero Woolmark
Nel 1964, l’australiana Wool Innovation (AWI) bandisce un concorso internazionale per la progettazione del logo Pura Lana Vergine. Questo logo di “Franco Grignani” è ancora in auge e ben visibile da più di 50 anni ( www.woolmark.com ). É innegabile, è uno dei migliori loghi di tutti i tempi! Almeno secondo la rivista Creative Review dell’aprile 2011. – Volete saperne di più? Scaricate il pdf allegato cliccando sul testo o sull’immagine.